TENDINOPATIA CALCIFICA DELLA SPALLA
Conosciamola meglio
CHE COS’E’
La tendinopatia calcifica della spalla, oppure la cosiddetta “periartrite di spalla”, è una patologia cronica molto diffusa nella popolazione che interessa i tendini della cuffia dei rotatori della spalla.
La formazione della calcificazione ha un eziologia sconosciuta; si pensa sia dovuta principalmente al microtrauma ripetuto che i tendini della cuffia dei rotatori ricevono durante i movimenti della spalla in pazienti predisposti.
Nella maggior parte dei casi si apprezza una calcificazione del tendine del sovraspinato, ma spesso si possono associare calcificazioni del tendine del sottoscapolare o del tendine del sottospinato (infraspinato); non di rado si apprezzano calcificazioni che coinvolgono sia il tendine del sovraspinoso che il tendine del sottoscapolare.
I soggetti maggiormente colpiti sono quelli in età lavorativa di mezza età con maggiore prevalenza per l’arto dominante, anche se spesso possono essere bilaterali.
QUALI SONO I SINTOMI
I sintomi della tendinopatia calcifica della spalla possono essere diversi.
Generalmente si ha un dolore diffuso e sordo alla spalla interessata che si estende in basso, arrivando in certi casi fino al gomito, posteriormente alla scapola e in alto verso il collo.
Certe volte i pazienti riferiscono di avere la sensazione di un chiodo a livello dell’inserzione distale del muscolo deltoide.
I sintomi aumentano durante la notte costringendo il paziente anche a svegliarsi dal sonno per i dolori.
Il dolore e presente anche a riposo e può aumentare con il movimento.
In tanti casi concomita anche una ipomobilità della spalla con limitazione nella abduzione ed extraruotazione della stessa e nella estensione anteriore fino ad arrivare a una spalla bloccata.
Il dolore è poco responsivo ai farmaci antidolorifici.
COME FARE DIAGNOSI
L’esaminazione clinica è il primo approccio della patologia calcifica della spalla. Un buon esame obiettivo indirizza da subito la ricerca della vera causa del dolore.
Tante volte il paziente è talmente doloroso da non permettere di eseguire i test clinici per i tendini della cuffia dei rotatori.
In questi casi si ricorre alla diagnostica strumentale.
Il Gold standard per la diagnosi della tendinopatia calcifica dei tendini della cuffia dei rotatori è l’esame ecografico che è in grado di evidenziare la calcificazione, la reazione infiammatoria periferica e di stabilirne la consistenza.
Inoltre essa valuta perfettamente la localizzazione, i rapporti con i contorni del tendine e i rapporti con la borsa subacromiale, questi ultimi fattori predisponenti ad una sintomatologia dolorosa più accentuata. Mediante la valutazione ecografica dinamica si osservano eventuali conflitti con lo spazio subacromiale.
La radiografia della spalla è un esame utile per avere una panoramicità delle strutture scheletriche della spalla e per valutare i rapporti articolari e lo spazio subacromiale.
La risonanza magnetica, spesso il primo esame eseguito dai pazienti, è un esame di secondo livello che trova poco spazio nella tendinopatia calcifica per la scarsa sensibilità nei confronti dei nuclei calcifici.
QUALE TRATTAMENTO SCEGLIERE
Da tanto tempo la comunità scientifica è d’accordo sul fatto che il trattamento di Ablazione Percutanea sotto guida Ecografica, comunemente identificato come il lavaggio percutaneo di spalla, è il trattamento più idoneo per la tendinopatia calcifica del tendine del sovraspinato della spalla.
Tale trattamento ha circa il 80% di guarigione con un singolo trattamento.
La procedura si svolge in anestesia locale.
Vengono inseriti 2 aghi nel contesto della calcificazione e mediante numerosi “lavaggi” si ottiene la rottura e la parziale fuoriuscita del calcio contenuto nella calcificazione. Il trattamento continua fino a quando il centro della calcificazione si vuota del tutto.
Alla fine della procedura si inietta in borsa subacromiale un antinfiammatorio steroideo per ottenere un effetto antinfiammatorio post-procedurale.
Il trattamento è ben tollerato dai Pazienti e non comporta dolore durante l’esecuzione.
COSA FARE DOPO IL TRATTAMENTO
Nell’immediato, dopo il trattamento, si applica sulla spalla trattata una borsa del ghiaccio per 15 minuti e il paziente rimane in osservazione presso il nostro ambulatorio per circa 30 minuti.
A domicilio si raccomanda di osservare un riposo da sovraccarico per circa 3-4 giorni.
E’ vietato tenere il braccio al collo oppure tenerlo fermo in quanto la mobilità aiuta la ripresa precoce.
Verrà prescritto un integratore per i tendini che aiuta la struttura tendinea ad un ripristino precoce.
Antidolorifici in caso di bisogno.
La fase di ripresa funzionale è la fase più importante nel trattamento di Ablazione Percutanea ecoguidata della calcificazione di spalla. I Pazienti si affidano allo specialista dopo tanto tempo dall’insorgenza dei sintomi. In certi casi i Pazienti riferiscono di soffrire da anni dei sintomi della patologia.
Per questo motivo si instaurano numerosi compensi muscolari a livello della scapola che accentuano una postura viziata della spalla.
E’ molto importante eseguire, a breve distanza dal trattamento, un ciclo di kinesiterapia seguita da un fisioterapista specializzato nel recupero della spalla per eliminare questi compensi e ripristinare il movimento naturale della spalla.
La calcificazione di spalla è la conseguenza di un disturbo intrinseco della spalla e per tale motivo quest’ultima va riabilitata e rinforzata in maniera corretta, altrimenti si corre i rischio concreto che la calcificazione si sviluppi nuovamente.
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